Si fonda su tre pilastri chiave:

1. consapevolezza del proprio valore professionale per sfruttare al meglio tutte le risorse personali. Questa consapevolezza permette da un lato di affrontare ogni situazione lavorativa con serenità ed autorevolezza, senza ansie o sensi di colpa e dall’altro di vincere la paura di non piacere ed il senso di inferiorità che spesso impediscono alle donne di chiedere il meritato scatto di carriera e un giusto riconoscimento economico

2. superamento del ‘mito della perfezione’ per agire anche quando non tutto è perfettamente sotto controllo. La maggior parte delle donne si sentono inferiori al resto dei colleghi e così poco autorevoli da sentirsi sempre ‘sotto esame’ e quindi in dovere di essere super-preparate e perfette ad ogni riunione, colloquio, presentazione, momento decisionale. Nel tentativo continuo di non commettere errori, vivono con estrema ansia e stress ogni situazione, dando il peggio di sé

Superare l’idea di  essere perfette produce risultati migliori, in quanto permette di individuare a priori gli elementi essenziali alla buona riuscita della attività, di accettare di sbagliare e di evitare sprechi di tempo ed energie nella ricerca della perfezione

3. definizione del vero obiettivo di carriera. Dopo aver acquisito consapevolezza e superato paure e convinzioni bloccanti, diventa più semplice individuare il reale obiettivo di crescita professionale. A questo punto il lavoro si focalizza sulla definizione delle azioni e dei comportamenti necessari al raggiungimento di tale obbiettivo

Cito ad esempio il caso di una mia cliente che aveva già cambiato 3 lavori in 4 anni. Si sentiva poco valorizzata e con poche possibilità di crescita e quindi cambiava azienda di continuo. Questo percorso le ha consentito di capire che il problema non dipendeva dal contesto ma dalla sua paura di esporsi e dalla necessità di approvazione e conferme continue. Nel giro di 6 mesi ha ottenuto una importante promozione senza alcun bisogno di cambiare di nuovo azienda